Unicredit scende in campo con finanziamenti e prestiti sostenibili

Il tema “ecologico”, ormai, è diventato prioritario per ciascuno di noi: l’importanza di un maggior rispetto dell’ambiente, di un mondo più “green” e meno inquinante, è stata fatta propria da ogni singolo soggetto. Una questione di rilevante importanza che non ha lasciato insensibile il mondo finanziario, attento a coniugare il proprio business con la missione per la quale è stato creato: sostenere imprese e famiglie. 

Come ci informa il portale di prestiti personali Prestitimag, Unicredit scende in campo con i finanziamenti e prestiti sostenibili, finanziamenti mirati al cosiddetto “credito al consumo green”. Le condizioni offerte da uno dei leader del credito italiano, con una presenza ormai strutturata anche in territorio straniero, sono certamente tra le più competitive del mercato, ad ulteriore testimonianza della sensibilità di Piazza Gae Aulenti sul tema specifico. 

Prestiti sostenibili: convenienza e finalità per i quali è possibile richiederli 

Il “prestito sostenibile” può essere richiesto per i più svariati motivi, tutti, per quanto ovvio, riconducibili ad un miglioramento dell’ambiente. Le casistiche, infatti, spaziano dalla mobilità sostenibile agli impianti a energia rinnovabile, passando per gli isolamenti termici ed altri relativi ad una riduzione dell’impatto ambientale delle abitazioni. 

Da queste finalità si comprende come i prestiti dedicati alla sostenibilità siano, mediamente, di importo maggiore rispetto a quelli tradizionali. Ed i numeri, in tal senso, ne sono l’esempio più lampante: l’importo medio erogato di un prestito sostenibile si aggira attorno a €.15000,00, contro gli €.11000.00 di un prestito per altre finalità. 

Altri dati, però, testimoniano come la richiesta di finanziamenti green sia continuata a crescere negli ultimi anni: se sino a due anni coprivano circa il 3,5% del mercato dei prestiti, oggi si attestano intorno all’8%. Ed il trend è in continua e rapida crescita, spinto anche dagli incentivi statali per la riqualificazione ecologica ed energetica di case e imprese. 

La sensibilità di Unicredit, e più in generale del mondo bancario, sulla tematica della sostenibilità ecologica, è dimostrata anche dallo spread tra i tassi proposti per un prestito con finalità sostenibile ed uno “tradizionale”: nel primo caso, il tasso applicato è inferiore di circa lo 0,30/0,50%, che consentono un significativo risparmio di interessi da dover restituire al soggetto giuridico erogante. 

Dove sono maggiormente richiesti i prestiti sostenibili 

I controlli sulla reale finalità del finanziamento da parte di finanziare ed istituti di credito, quindi, è certamente più elevata, considerati tutti i benefici che si possono ottenere: è indispensabile, di conseguenza, che la pratica sia supportata da prove documentali volte ad una maggiore comprensione della veridicità della richiesta avanzata. 

La durata massima di questi finanziamenti varia da istituto ad istituto, in base alla policy e normativa di ogni singola banca o finanziaria. La durata media, tuttavia, si attesta attorno ai 65 mesi, contro i 60, invece, dei prestiti erogati per finalità diverse da quelle “green”. Questo è strettamente collegato al dato, poc’anzi citato, della cifra media erogata: l’importo più elevato impone dei tempi di ammortamento maggiormente dilatati, al fine di rendere maggiormente sostenibile la rata mensile. 

Il richiedente medio dei prestiti “green” è prevalentemente uomo, anche se la forbice “uomo- donna” è inferiore rispetto a quella presente nei classici prestiti personali, e di età compresa tra i 40/45 anni d’età, una fascia d’età che ha dinanzi a sé ancora un numero cospicuo di anni lavorativi e, a volte, un po’ di risparmi accumulati nel proprio percorso professionale. 

Abbastanza simile a quanto accade nel settore del credito al consumo la distribuzione territoriale delle richieste: il 45% proviene dal Nord Italia, 25% dal Centro ed il restante 35% dal Sud Italia. Per approfondire la tematica degli investimenti sostenibili vi suggeriamo la lettura di questi due autorevoli link:
https://www.dirittobancario.it/art/i-mutui-diventano-sostenibili/
https://know.cerved.com/tool-educational/finanza-sostenibile-esg/