Pompe vs motori oleodinamici: quali sono le principali differenze?

Tra pompe e motori oleodinamici ci sono realmente delle differenze? Assolutamente si, nonostante visivamente questi due componenti risultino molto simili la funzione e alcuni importanti particolari sono totalmente differenti.

Per scrivere questo articolo ci siamo confrontanti con un colosso italiano: Oleflex Srl che da oltre vent’anni si occupa della vendita e dei ricambi di pompe e motori oleodinamici.

Andiamo a vedere più nello specifico quali sono le principali differenze.

Quali sono le funzioni delle pompe e motori oleodinamici

Sia le pompe che i motori oleodinamici vengono utilizzati per la realizzazione di macchinari per vari settori (settore agricolo e le macchine industriali).

I motori con le valvole anti-cavitazione e/o di massima sono utilizzati per rendere più fruibili le valvole di raffreddamento, il motore oleodinamico viene sfruttato al massimo in quanto permette di avere una doppia protezione contro gli sbalzi di pressione.

Ma il funzionamento è diverso, infatti la prima ed essenziale differenza è proprio la diversa funzione dei due componenti.

Le pompe oleodinamiche trasformano l’energia meccanica in idraulica, mentre i motori oleodinamici trasformano l’energia idraulica in energia meccanica.

Per il loro corretto funzionamento i due componenti necessitano di soluzioni e caratteristiche alternative!

Pompe e motori oleodinamici: quali sono le versioni disponibili

Sia le pompe che i motori oleodinamici sono disponibili in due diverse versioni: reversibile e unidirezionale.

La prima versione di cui vogliamo parlare è quella unidirezionale, ovvero la pompa o il motore oleodinamico che ha un solo verso di rotazione antiorario oppure orario.

Per quanto riguarda la versione reversibile invece i componenti oleodinamici possono roteare in maniera alternata in entrambi i versi.

La diversa tolleranza tra pompe e motori oleodinamici

Sia le pompe che i motori oleodinamici hanno delle tolleranze di lavorazione differenti; infatti, nel caso dei motori le tolleranze risultano essere più stretti per cercare di raggiungere l’efficienza necessaria per poter lavorare.

Componenti oleodinamici e il paraolio rinforzato

Nei motori viene applicato anche un paraolio rinforzato nella parte frontale, viene applicato attraverso l’inserimento di un supporto a forma di rondella metallica.

Questa applicazione permette di portare ad un valore maggiore la resistenza a contropressioni.

Solitamente un paraolio per pompe arriva a un numero compreso tra i 0.4 e i 0.6 bar, mentre con l’utilizzo di un paraolio rinforzato è possibile raggiungere un valore 10 volte più alto!

Purtroppo, questo supplemento non può essere utilizzato in tutte le tipologie di motore perché spesso lo spazio non è sufficiente e di conseguenza la sua installazione sarebbe dannevole e inutile.

Pompe e motori oleodinamici: è diverso anche il collaudo

Nei motori oleodinamici il collaudo viene eseguito due volte, il primo è un normalissimo collaudo mentre il secondo viene definito “collaudo di spunto e avvio”.

Questo nome deriva proprio dalla capacità del motore di spegnersi e accendersi facilmente senza nessun intoppo.

Nelle pompe oleodinamiche invece abbiamo l’albero che viene trascinato e di conseguenza i motori lavorano nella maniera opposta ovvero è l’olio che fa girare l’albero.

Nel caso in cui ci trovassimo di fronte a dei motori oleodinamici reversibili (ovvero che possono muoversi in entrambi i sensi) è necessario assicurarsi che il motore funzioni sia in senso antiorario che in senso orario!