Un gruppo di ricercatori a stelle e strisce ha portato avanti uno studio molto interessante che riguarda il legame comunicativo tra mamma e feto. Ebbene, è stata messa in evidenza la grande importanza che detengono gli esosomi, che non sono altro che vescicole di ridotte dimensioni che vengono generate da parte delle cellule.
Proprio gli esosomi hanno un ruolo di primo piano nella comunicazione che viene messa in atto tra le cellule materne e quelle del feto. Di fatto, questo nuovo studio ha aperto le porte ad una nuova frontiera di possibilità, sia dal punto di vista diagnostico che sotto il profilo terapeutico.
La tecnologia, nel corso degli ultimi anni, si è evoluta tantissimo in ambito medico, portando a scoperte emozionanti. Ovviamente, non si tratta dell’unico settore in cui ha portato dei cambiamenti. Basta pensare al comparto del gaming online, dove ci sono tantissimi siti italiani per giocare con i gratta e vinci direttamente anche dal proprio smartphone o tablet, mediante delle applicazioni dedicate.
L’ultimo studio sugli esosomi
Gli esosomi, quindi, rivestono un ruolo di primaria importanza per il dialogo le cellule e quest’ultima indagine sperimentale lo mette in mostra alla perfezione. Si tratta di una ricerca che ha trovato poi spazio sulla rivista “American Journal of Obstetrics and Gynecology”, che mette in evidenza come gli esosomi siano fondamentali anche nel dialogo tra la mamma e il feto che porta nel grembo.
Nel corso dei nove mesi di gravidanza, esiste, infatti, un’interazione e una comunicazione continua tra le cellule del feto e quelle della mamma, che si fonda esattamente sulla circolazione di tali vescicole. Le parole sono del professor Ramkumar Menon, che lavora presso il reparto di medicina sperimentale alla University of Texas Medical Branch.
Ad esempio, diversi studi che sono stati svolti in precedenza, hanno messo in evidenza come gli esosomi del feto hanno la particolare capacità di emettere dei segnali alla madre quando gli organi del piccolo sono arrivati ormai ad uno stato di completa maturazione. In sostanza, riferiscono alla madre quando è giunto il momento per prepararsi al parto.
Di conseguenza, il gruppo di ricercatori ha voluto proseguire con le ricerche su questa tematica, servendosi di un modello animale. In poche parole, hanno studiato dei topolini, che sono modificati dal punto di vista genetico, in modo tale da portare le cellule del feto ad emettere degli esosomi fluorescenti, molto più semplici da seguire al microscopio.
Il sistema di comunicazione tra mamma e feto
Per quanto riguarda l’operazione di raccolta degli esosomi, è sufficiente un normalissimo prelievo di sangue. In quello che è stato raccolto dai topolini oggetto dell’indagine, gli esosomi del feto erano il 35% del numero complessivo, praticamente con un rapporto di 1:3.
Gli studiosi, quindi, hanno capito come ci sia un continuo movimento di esosomi, in entrambe le direzioni: tutto questo può solamente significare una cosa, ovvero come ci sia un vero e proprio metodo di comunicazione che viene usato molto di frequente. Non solo, visto che gli esosomi della mamma, pare che riescono a causare dei cambiamenti funzionali all’interno dei tessuti del feto.
Per gli studi futuri, quindi, c’è la possibilità che tali esosomi si possano utilmente impiegare nella veste di biomarcatori, in modo tale da controllare in maniera assolutamente non invasiva lo stato di salute che caratterizza il feto. Potrebbero anche essere usati come veicoli speciali per eventuali farmaci di cui il feto potrebbe necessitare.